TRADUCI

Gli Statuti della Villa di Sefre

Estratto dall'opera:
Statuti (Gli) di Sefro (1423), Fiastra (1436), Serrapetrona (1473), Camporotondo (1475)
(a cura e con introduzione di) Dante Cecchi  -  Macerata, tip. Maceratese, 1971
  -  Deputazione di storia patria per le Marche. Studi e testi, 7.

L'introduzione agli statuti di Sefro occupa le pp.V-XX. Il testo latino degli Statuta Villae Sefrae si trova a pp. 1-111. Questa edizione è condotta su un codice ms. membranaceo conservato nell'archivio comunale di Sefro, collazionato con una copia ms. del XVI sec. conservata nello stesso archivio. La biblioteca del Senato possiede un'altra copia ms. del sec. XVII ***. Come ricorda Dante Cecchi nell'Introduzione, questi statuti furono compilati da quattro statutari eletti dal Consiglio generale e da Gentiluzio di Homodidio di Marchione di San Genesio, vicario del Podestà Rodolfo III di Gentile Varano, de conscilio et voluntate eximii legum doctoris domini Petri de Amandula, Vicario generale di Rodolfo Varano, ed approvati dal Parlamento generale il 14 febbraio 1423, con trentaquattro voti favorevoli e sei contrari...Furono approvati da Rodolfo Varano il 15 febbraio 1423 ed entrarono in vigore il 1° marzo successivo. Occorre segnalare la ripartizione in sei libri insolitamente articolata per uno statuto di un comune rurale di entità modesta, nonché la peculiare disposizione delle materie: il primo libro, de extraordinarris, consta di 92 capp.; il secondo, de maleficiis, di 65 capp.; il terzo, super dampnis datis, di 43 capp.; il quarto, de civilibus, di 14 capp.; il quinto, pertinens ad vias, di 32 capp.; il sesto, de fontibus et pontibus, di 13 capp. La distribuzione delle norme non rispetta per altro le materie definite dall'intitolazione dei libri. Il curatore sottolinea la mancanza di capp. concernenti la coltivazione dei campi e la sostanziale carenza della normativa sul pascolo.


*** Qui di seguito viene riportata integralmente la copia conservata nella Biblioteca del Senato






"Al nome de Dio. Adì 15 de decembre 1605. Giulio Cesare Biordi de Sefri fece copiare il presente statuto A don Giovanni Petricciolo de Pioraco et per sua mercede gli detti pauli trenta"
Tavola delli Capitoli che si contengono nel presente Statuto



(tavola del) Libro Secondo


(tavola del) Libro Terzo


(tavole dei) Libro Quarto, Libro Quinto


(tavola del) Libro Sesto





LIBRO PRIMO


LIBRO SECONDO


LIBRO TERZO


LIBRO QUARTO


LIBRO QUINTO


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